AIFIn: innovazioni nella Sustainability 2024
Durante il Workshop AIFIn sono state presentate visioni ed iniziative strategiche che integrano innovazione e sostenibilità. Ruolo fondamentale delle istituzioni finanziarie per sostenere la transizione e lo sviluppo sostenibile.
Sostenibilità e innovazione nel settore bancario, assicurativo e finanziario. È stato questo il tema oggetto del recente Workshop AIFIn, dodicesimo appuntamento di sedici incontri del programma 2024 “Strategie e Innovazioni” giunto alla sua XX edizione, parte centrale dell’Osservatorio Permanente sull’Innovazione Finanziaria.
L’incontro, riservato alle istituzioni finanziarie aderenti ad AIFIn, è stato aperto e moderato da Sergio Spaccavento, Presidente di AIFIn, che ha introdotto i principali temi in programma ed emersi dall'Osservatorio Innovazione Finanziaria. Spaccavento ha evidenziato come "Innovazione e Sostenibilità" debbano essere integrate nelle strategie delle istituzioni finanziarie, essendo due elementi fondamentali per perseguire il successo sostenibile nel lungo periodo. "Come AIFIn, continuiamo a promuovere e diffondere il concetto di Innovazione Finanziaria Sostenibile, un'innovazione strategica che integra principi e valori di sostenibilità. L’integrazione della sostenibilità nelle strategie aziendali deve mirare a generare valore per gli stakeholder; pertanto non può che partire dall’ascolto e dall'engagement di tutti i portatori di interesse. Su questo fronte, AIFIn, in qualità di Think Tank indipendente, sta lavorando intensamente. Nel corso del dibattito, è emerso che, sebbene l’evoluzione normativa (Tassonomia Europea, CSRD, CSDDD, ecc.) continui a rappresentare un fattore chiave nel guidare la sostenibilità e di conseguenza essere un driver di cambiamento per le istituzioni finanziarie, è fondamentale approcciare il tema non solo in termini di conformità, ma come scelta strategica pienamente integrata al business. Questa rappresenta la vera opportunità strategica, che richiede un adeguato approccio culturale e un potenziamento delle competenze, partendo dalla governance. Facendo riferimento ad un modello di economia circolare, si è ricordato come le istituzioni finanziarie svolgano un ruolo fondamentale nel promuovere e sostenere la transizione e lo sviluppo sostenibile. Tuttavia è necessaria una visione e approccio di Sistema, a livello economico, sociale e politico: responsabilità collettiva e condivisa è stata una delle parole chiave espresse dai relatori. Abbiamo, inoltre, potuto condividere ed osservare come le modalità di integrazione della sostenibilità nelle strategie aziendali, lo sviluppo del framework adottato, le priorità, gli obiettivi e le azioni perseguite, possano essere anche molto diverse tra le varie realtà. Sono emerse numerose best practices. Un focus particolare è stato dedicato al terzo settore, un segmento di mercato che svolge un ruolo cruciale per l’economia e la società. Pur essendo complesso da servire a causa della sua eterogeneità e frammentazione, è stato molto apprezzato lo sforzo di alcune istituzioni finanziarie nel creare offerte e modelli di servizio dedicati, dotandosi di competenze specifiche e assumendo anche il ruolo di orchestratori, per favorire la collaborazione tra pubblico e privato. Abbiamo anche discusso di come la sostenibilità possa essere declinata in modelli di business specifici, con particolare attenzione ai temi del "credito in difficoltà" e ai "pagamenti e mobilità sostenibile". Anche in questi ambiti, la sostenibilità si conferma un driver di innovazione per lo sviluppo di nuovi servizi che integrano principi e valori sostenibili. Tutti gli interventi hanno sottolineato l'importanza di misurare gli impatti ESG e di garantire la raccolta e la qualità dei relativi dati. La digitalizzazione e l’innovazione tecnologica rappresentano, in questo contesto, un driver essenziale per supportare tali processi.”
Gaia Ghirardi, Chief Sustainability Officer di Cassa Depositi e Prestiti relazionando sul tema “Sostenibilità e sviluppo sostenibile. Il ruolo di CDP: politiche e modelli di investimento” ha evidenziato come "In un contesto di rinnovata consapevolezza sull'importanza delle tematiche ESG, si inserisce l’evoluzione della normativa comunitaria che pone nuove sfide per coloro che vogliono contribuire alla transizione ecologica. La sfida è epocale, sia perché non priva di costi, sia perché il nuovo set informativo diventerà cruciale nella valutazione delle imprese e dei progetti da finanziare. CDP gioca un ruolo chiave, attraverso la definizione di linee guida e politiche capaci di orientare le proprie scelte strategiche, nel sostenere lo sviluppo sostenibile del Paese lungo tutta la catena del valore”.
Elisa Dellarosa, Head of Sustainability and Corporate Governance di Crédit Agricole Italia è intervenuta sul tema “Sustainability e Corporate Governance: le sfide strategiche per le banche” evidenziando il ruolo chiave svolto dalle banche a supporto della transizione ambientale e sociale e dimostrando “la forte valenza dei fattori ESG per il posizionamento strategico e competitivo”. La relatrice ha descritto “il life cycle della sostenibilità” e ha messo in prospettiva i macro trend ESG, ricavando le principali sfide per l’industria creditizia, chiamata anche a “fare cultura sui temi ESG al centro di un dibattito talora ideologico e polarizzato”. In tale quadro, ha posto l’accento sulle nuove responsabilità del Board nella governance della sostenibilità, richiamando le novità introdotte da CSRD e dalle regole sulla finanza sostenibile, valorizzando “i meccanismi di stakeholder engagement e la visione di lungo termine per bilanciare le priorità aziendali, anche lucrative, con gli interessi collettivi.”
Raffaele Barteselli, Responsabile Transizione e Sostenibilità di Banco BPM ha parlato di “Sostenibilità come nuovo approccio strategico ed organizzativo” sottolineando come “il termine Sostenibilità non è certo nuovo per un’azienda, con ciò intendendo la sua capacità di competere efficacemente e profittevolmente sul mercato nel medio e lungo termine. Negli ultimi anni si sono, invece, arricchiti i driver che ne costituiscono l’ossatura: dai tradizionali driver finanziari, patrimoniali e reddituali, si sono progressivamente aggiunti quelli tecnologici, di governance, sociali, climatici e, da ultimo, ambientali, a completare un quadro di elementi di cui un’azienda si deve “pre-occupare” per assicurare la Sostenibilità Aziendale, che rappresenta il fine ultimo di ogni iniziativa imprenditoriale. Il contesto cambia tutto, e chi non si adatta rischia di essere escluso dal mercato, a volte anche a causa di decisioni poco ponderate.”
Daniele Pedrazzi, Responsabile Servizio BPER Bene Comune di BPER Banca è intervenuto sul tema “Sostenibilità ed Economia Sociale: l'esperienza di BPER Bene Comune” evidenziando come “l'economia sociale vive una stagione di crescente protagonismo, sostenuto dalla consapevolezza di quanto sia decisiva per l'affermazione di un modello economico sostenibile. BPER Bene Comune si pone in tale prospettiva evolutiva, agendo concretamente per affiancare il Terzo Settore nel percorso di innovazione in atto, ascoltandone istanze e bisogni e formulando soluzioni con un approccio concreto e che fa leva sul networking di competenze.”
Armida Susanna Tancredi, Head of Impact Design & Evaluation – Direzione Impact di Intesa Sanpaolo ha relazionato sul tema “Sostenibilità e Terzo Settore: le sfide per l’innovazione finanziaria” sottolineando come “l’obiettivo dell’iniziativa Impact Counter è di misurare e valorizzare i benefici che i progetti delle organizzazioni del Terzo Settore apportano nelle comunità in cui operano, una necessità messa in evidenza dagli enti per “farsi riconoscere” dagli altri soggetti, sia pubblici che privati, e per comunicare il proprio impatto. Grazie al continuo confronto con le realtà non profit che serviamo, è emerso quanto la valenza dei nuovi modelli di relazione tra il settore e la Banca siano basati non solo sul sostegno finanziario ma anche su consulenza, formazione, valutazione qualitativa. A testimonianza di un impegno reale e consapevole, il gruppo Intesa Sanpaolo ha quindi ritenuto fondamentale investire in un modello di valutazione dell’impatto sociale dei crediti erogati al non profit che, attraverso metodologie internazionalmente riconosciute, contribuisca nella valorizzazione degli effetti sociali generati sugli stakeholder. Un primo tassello verso una finanza sociale e generativa.”
Ludovica Capasso, Group Chief of Communication & Sustainability Officer di doValue è intervenuta sul tema “Gestione crediti e inclusione finanziaria: la strategia di sostenibilità di doValue” presentando come “doValue ha integrato i principi ESG nella propria strategia aziendale per contribuire allo sviluppo sostenibile del sistema economico e favorire l’inclusione finanziaria. “Ci impegniamo verso la collettività, con responsabilità e rispetto dei valori etici, per promuovere soluzioni sostenibili a supporto della crescita del sistema economico dei Paesi in cui il Gruppo doValue è presente”.
Marco Micheli, Direttore Relazioni Esterne, Comunicazione Strategica e Sostenibilità di Telepass è intervenuto sul tema “La sostenibilità per Telepass nei pagamenti e mobilità” illustrando come la sostenibilità rappresenti per l'azienda un driver fondamentale per lo sviluppo del business, quando questa è realmente integrata (embedded) nei processi aziendali. Il relatore ha sottolineato l'importanza di passare dal valore generato al valore condiviso, evidenziando come la sostenibilità sia ormai parte integrante del DNA delle nuove value proposition di Telepass.
La Redazione di Financialinnovation.it