Apple Card: arriverà in Europa?
Apple lancia un’importante novità: la Apple Card, la prima carta di credito pensata dalla “Mela” in collaborazione con Goldman Sachs e MasterCard.
L’Apple Card ha chiaramente suscitato molto clamore perché rappresenta, dopo Apple Pay, una sorta di conferma della “discesa in campo ufficiale" nei servizi finanziari da parte di una delle principali BigTech.
Tra le caratteristiche innovative di questa nuova offerta della "Mela" troviamo sicuramente la sua semplicità di utilizzo, zero commissioni, controllo real-time dei pagamenti e soprattutto un servizio di cashback particolarmente "appetibile" per il cliente.
Accanto al sistema di pagamento virtuale che si appoggia ad Apple Wallet, Apple permette anche la possibilità di avere una carta fisica, in titanio, sulla quale sono incisi solo logo e nome dell’intestatario, senza numero di carta e scadenza. Tutti gli altri dati infatti vengono inseriti sull’iPhone del cliente nel momento in cui viene rilasciata.
È possibile sbloccare gli acquisti tramite Touch ID o Face ID e per ogni transazione effettuata viene inviata una notifica riepilogativa.
Per quanto riguarda invece il servizio di cashback “Daily Cash” viene riconosciuta all’utente una percentuale sui pagamenti effettuati con Apple Card senza limiti. In particolare proprio le alte percentuali di cashback comunicate al mercato hanno suscitato stupore tra gli operatori e gli analisti alcuni dei quali le hanno spiegate probabilmente in relazione al fatto che negli USA sono molto usate le carte di credito revolving e al profilo del cliente “tipo” di Apple che per comportamento di spesa potrebbe generare commissioni/marginalità maggiori.
È possibile pensare in futuro ad un lancio in Europa ed in Italia di Apple Card? Per il momento sembrerebbe di no: non è infatti prevista dall’azienda l’uscita della carta al di fuori degli States.
Ma come sarebbe accolta una carta di credito Apple in Italia?
Secondo gli analisti di MarketLab, le alte potenzialità di crescita dei digital payments e la relativa sotto penetrazione rendono appetibile il mercato italiano, nonostante alcuni vincoli e barriere tipici del nostro paese legati all'uso del contante, come emerge dall'Osservatorio Innovazione AIFIn/MarketLab "Retail digital payments".
L’ingresso di soluzioni quali Apple Pay, Google Pay, ecc. in Italia è stato comunque positivo e sta favorendo lo sviluppo del Mobile Proximity Payments. Una recente ricerca MarketLab sui digital payments ha evidenziato quanto sia già oggi alta la notorietà di questi servizi e quindi dei relativi brand nel settore dei pagamenti (dato che sale decisamente tra gli utilizzatori di carte contactless e ancor di più tra gli utilizzatori di app bancarie). Soprattutto è rilevante "l’interesse" manifestato dagli intervistati verso queste soluzioni di pagamento che ha percentuali significative e che in alcuni segmenti di clientela, come i giovani, è decisamente rilevante.
Per MarketLab una delle promesse di “valore” più in “controtendenza” di Apple Card è la privacy, di cui Apple ha sempre fatto la propria bandiera. Le spese effettuate e i dati delle transazioni non sarebbero diffusi a terzi per eventuali attività di marketing. Un approccio opposto a quanti, soprattutto le Fintech, offrono servizi gratuiti e cashback con una chiara strategia di “data monetization”.
Per gli analisti di MarketLab, quindi, l’ipotesi di un eventuale ingresso della Apple Card nel vecchio continente non è da escludere nel medio termine avendo Apple una strategia globale e richiedendo il business del pagamenti volumi importanti per garantire redditività. Il modello potrebbe essere replicato in collaborazione con un partner bancario europeo dello stesso "standing" di Goldman Sachs. Sicuramente l'iniziativa potrebbe trovare una buona “accoglienza” da parte dei consumatori ma soprattutto dagli amanti del brand Apple.
La redazione di FinancialInnovation.it