AIFIn: innovazione nell’Asset Management 2024 - FinancialInnovation.it
Workshop AIFIn

AIFIn: innovazione nell’Asset Management 2024


Durante il Workshop AIFIn sono state condivise alcune delle visioni e delle iniziative strategiche innovative nel settore dell'Asset Management in Italia. Focus di questa edizione sono stati i temi del Venture Capital/Private Equity e dell'adozione delle nuove tecnologie AI e DLT.

Innovazione nell’Asset management. È stato questo il tema oggetto del recente Workshop AIFIn, tredicesimo appuntamento di sedici incontri del programma 2024 “Strategie e Innovazioni” giunto alla sua XX edizione, parte centrale dell’Osservatorio Permanente sull’Innovazione Finanziaria.

L'incontro, riservato alle istituzioni finanziarie aderenti ad AIFIn, è stato aperto e moderato da Sergio Spaccavento, Presidente di AIFIn, il quale ha illustrato come "nella definizione dei temi del programma di quest'anno, si sia scelto di concentrare l’attenzione su due argomenti principali. Il primo tema riguarda il ruolo del Venture Capital e del Private Equity nel supportare la crescita, lo sviluppo e l’innovazione delle imprese e, più in generale, dell’economia del Paese. È stato sottolineato come questo aspetto sia particolarmente rilevante in un Paese come l’Italia, che investe ancora relativamente poco in innovazione e che presenta un tessuto produttivo caratterizzato in prevalenza da piccole e medie imprese (PMI), le quali necessitano di capitali, ma anche di competenze, per poter crescere ed innovare. AIFIn considera questo tema cruciale per la competitività del Paese in termini di innovazione, poiché un sistema finanziario evoluto è essenziale per supportare tali dinamiche di sviluppo e creare un adeguato ecosistema. Lo stato di sviluppo del settore del Venture Capital e del Private Equity rappresenta, in questo contesto, un indicatore significativo. Inoltre, questo tema è strettamente legato ad altre iniziative di ascolto e coinvolgimento degli stakeholder che AIFIn sta promuovendo, in particolare quelle rivolte alle imprese non finanziarie e alle società tecnologiche, con l’obiettivo di indagare le aspettative verso il sistema finanziario in termini di innovazione e favorire l'innovazione stakeholder driven. Sebbene le iniziative presentate oggi dagli operatori del settore dimostrino che si stia procedendo nella giusta direzione, resta ancora molto lavoro da fare, soprattutto per diffondere una adeguata cultura dell’innovazione nel nostro Paese, sia in generale sia specificamente nell’ambito finanziario. Il secondo tema affrontato nel workshop è stato quello dell'adozione delle nuove tecnologie nel settore dell'Asset Management, con particolare attenzione all'intelligenza artificiale (AI) – tema centrale dell'Osservatorio AIFIn Innovazione Finanziaria di quest'anno – e alla Distributed Ledger Technology (DLT). Le visioni e i casi presentati hanno evidenziato come ci si trovi ancora in una fase iniziale dell'adoption, pur essendo evidente che esse avranno un impatto significativo sulla trasformazione dei modelli di business degli asset manager. Non mancano i rischi specifici nell'adottare AI nel settore, soprattutto nell'ambito dei processi di investimento. Si è discusso, inoltre, delle potenzialità future dell'integrazione tra intelligenza artificiale predittiva e generativa, la quale rappresenterà un ulteriore elemento di accelerazione e sviluppo di nuovi casi d'uso. Infine, la tecnologia DLT presenta rilevanti opportunità non solo in termini di efficienza operativa, ma anche, grazie alla tokenizzazione, per lo sviluppo di nuovi asset digitali. Anche in questo settore, quindi, è necessario approcciare l'innovazione in modo strutturato."

Alessandro Scortecci, Direttore Investimenti Diretti di CDP Venture Capital è intervenuto sull' “L’importanza del VC per l’innovazione e lo sviluppo economico ed il ruolo di CDP Venture Capital” sottolineando come “il Venture Capital oggi è un ponte fra investitori e nuova imprenditoria. Una piattaforma dove convergono finanza ed economia reale per tenere il passo con gli altri paesi e garantire all’Italia competitività internazionale. CDP Venture Capital sta lavorando in questo senso focalizzando le proprie risorse in gestione, in larga parte di provenienza pubblica, sui macro-ambiti più strategici per la crescita della nostra economia: scienze della vita, spazio, transizione energetica, tecnologie per l'industria, tecnologie per le infrastrutture, agri-food e il comparto trasversale dell'intelligenza artificiale. A questa specializzazione abbiamo affiancato un ambizioso piano di fundraising da investitori privati, nella convinzione che tutti i capitali debbano concorrere a sostenere lo sviluppo dell’innovazione italiana facendo ripartire l’imprenditorialità nel nostro Paese.”

Giuseppe Donvito, Partner di P101 ha parlato di “Venture Capital ed ecosistema start-up in Italia: sfide ed opportunità” illustrando come "negli ultimi dieci anni, la consistente crescita del Venture Capital Italiano, ha trainato il progresso tecnologico del paese, in particolare nei settori della Cybersecurity, dell'Intelligenza Artificiale, del SaaS e del Deeptech. Dopo la crisi pandemia e i trend macroeconomici che l'hanno contraddistinta, abbiamo riscontrato a livello di sistema Italia, una stabilizzazione del processo di crescita.E' giunto il momento di indirizzare le nostre risorse patrimoniali private, verso il sostegno dell'innovazione domestica, affinché i giovani talenti possano intraprendere percorsi formativi e qualificarsi nel mondo del lavoro in ambito innovativo e tecnologico con la consapevolezza che fondare una società all'avanguardia e proiettata nel futuro sia effettivamente possibile."

Walter Ricciotti, CEO e co-founder di Quadrivio Group nel suo intervento "Il Private Equity a sostegno dello sviluppo e della crescita" ha illustrato come “a suo modo il private equity sia ogni giorno di più uno strumento fondamentale affinché le aziende, in particolare quelle di medio-piccola dimensione, crescano, investano nell'innovazione ed aumentino la loro competitività sui mercati. In particolare ha sottolineato come i fondi di private equity lavorino molto sui temi di internazionalizzazione, aggregazioni e apporto di nuove tecnologie nelle aziende partecipate.”

Edoardo Del Bosco, Head of Innovation & AI di Generali Investments è intervenuto sul tema “Innovare l’Asset Management con l’AI” raccontando come “l'Intelligenza Artificiale sta diventando una leva tecnologica sempre più rilevante per gli asset manager a livello globale e come, grazie ad un approccio strutturato e investimenti mirati, può diventare un elemento di vantaggio competitivo, abilitando nuovi servizi per la clientela. In Generali Asset Management (GenAM) stiamo gestendo le opportunità e le sfide introdotte dell'intelligenza artificiale come un'evoluzione del nostro modello operativo e del modo di servire la clientela, seguendo alcuni principi cardine tra cui cybersecurity, attenzione al contesto normativo e sviluppo di talenti specializzati. Per avere successo in questo percorso di trasformazione, stiamo adottando un approccio che si basa sui principi dell'open innovation e li fonde in maniera pragmatica per soddisfare le esigenze concrete dei colleghi di GenAM e della clientela, coinvolgendo tutti i dipartimenti della nostra azienda."

Costantino Ragno, Head of Artificial Intelligence di Anima SGR ha relazionato sul tema “L’AI applicata alla gestione degli investimenti” illustrando come “i futuri trend di adozione delle tecnologie AI e Generative AI nel settore dell’asset management, evidenziando come oggi queste soluzioni abbiano applicazioni complementari: la prima per analisi avanzate su serie storiche e modelli previsionali, la seconda per automazione di reportistica e prompting. Il relatore ha presentato una "visione integrata per il futuro, dove l’utilizzo combinato di AI e GenAI potrebbe rivoluzionare task sempre più complessi e ha mostrato un caso pratico di come "l’AI possa prevedere regimi di mercato, distinguendo fasi positive da momenti di stress nell’equity americano." Ha infine approfondito i "principali rischi legati a queste tecnologie, come la gestione dei bias e l’interpretabilità dei modelli.”

Demetrio Migliorati, Head of Innovation di Banca Mediolanum è intervenuto sul tema “DLT/Blockchain come tecnologie abilitanti per l’innovazione nell’Asset Management” sottolineando come il caso di tokenizzazione dei fondi gestito da Mediolanum SGR insieme a Banca Mediolanum. Ha approfondito l’utilizzo della tecnologia a registro distribuito (DLT) per migliorare la trasparenza e l’efficienza delle operazioni finanziarie. Grazie alla sandbox regolamentare di Banca d’Italia, la sperimentazione ha dimostrato come la tokenizzazione possa ridurre i costi operativi e velocizzare i processi, offrendo significativi vantaggi per gli investitori e le istituzioni. Questo progetto rappresenta un passo importante verso l’innovazione nel settore dei servizi finanziari.

La redazione di FinancialInnovation.it