AIFIn: innovazione nel Private Banking e Wealth Management 2023 - FinancialInnovation.it
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AIFIn: innovazione nel Private Banking e Wealth Management 2023


Durante il Workshop AIFIn “Private Banking e Wealth management” sono state presentate le strategie ed innovazioni di diverse tipologie di operatori del settore. La sfida principale resta la differenziazione dei modelli di servizio per i diversi segmenti di clientela, grazie anche alla tecnologia.

Come sta cambiando il “Private Banking e il Wealth Management” e quali innovazioni stanno trasformando il settore? Il tema è stato oggetto di discussione e condivisione nel recente Workshop AIFIn, quarto appuntamento del programma “Strategie e Innovazioni” che vedrà nel 2023 sedici appuntamenti.

Il seminario, riservato alle istituzioni finanziarie aderenti AIFIn, è stato aperto da una introduzione di Sergio Spaccavento, Presidente AIFIn che ha ricordato come il tema è da anni un focus importante dell’Osservatorio "Innovazione Finanziaria".

Il Presidente AIFIn ha introdotto i principali temi inseriti nell’agenda del workshop e quelli rilevati nell’Osservatorio.  “Nei momenti di forte incertezza e volatilità, il ruolo e la qualità della consulenza sugli investimenti e sul patrimonio diventano ancora più rilevanti nella percezione dei clienti.  Visione olistica del cliente e personalizzazione sono spesso le parole chiave citate dai manager per indicare la volontà di innovare soprattutto i modelli di servizio (in modo efficace ed efficiente) in questa industry, considerando la varietà dei segmenti di clientela non solo in termini di bisogni finanziari e patrimoniali ma anche di experience attesa. Una sfida che osserviamo da anni, alla ricerca di posizionamenti distintivi da parte delle varie tipologie di operatori che competono in questo mercato. La tecnologia e la digitalizzazione stanno, in realtà già da tempo,  consentendo di democratizzare e rendere sempre più accessibili i servizi di consulenza finanziaria, un tempo riservati solo a persone con determinati patrimoni. Forse uno degli aspetti più interessanti che stiamo osservando recentemente è una adozione “industriale” di piattaforme di Robo4Advisor e RoboAdvisor da parte delle grandi banche. La diffusione dunque di queste innovazioni ha superato la fase di sperimentazione o non sono più solo una prerogativa delle "new entrant" Fintech. Il prossimo salto tecnologico sarà probabilmente quello dell’integrazione dell’intelligenza artificiale generativa a supporto dei processi di consulenza. L’altro grande trend è quello della consulenza sugli investimenti sostenibili, che deve essere visto come una ulteriore opportunità di engagement del cliente. Infine resta aperto, soprattutto per alcuni segmenti di clientela di fascia alta,  il tema dell'innovazione della value proposition non finanziaria e servizi a valore aggiunto. Tutti questi cambiamenti evidentemente non possono non coinvolgere la figura professionale del consulente/banker, che resta centrale, come indicato dai manager, ma che dovrà necessariamente evolvere in termini non solo di competenze ma anche nelle modalità di gestione del proprio lavoro e del cliente. Tutto ciò considerando la sfida del prossimo passaggio generazionale della ricchezza e quindi delle aspettative del cliente "private" del futuro. Infine l’evoluzione normativa ha sempre stimolato l’innovazione in questo settore e ci aspettiamo che continuerà a farlo anche nei prossimi anni.”

Luca Facchini Provera, Senior Director - Head of Sales Support di Intesa Sanpaolo ha raccontato come la banca “in coerenza con una delle leve strategiche del Piano di Impresa 2022-2025, ha avviato un significativo percorso di innovazione e digitalizzazione nel comparto Wealth Management, utilizzando la tecnologia come fattore di empowerment. In particolare, Intesa Sanpaolo ha siglato una partnership strategica con BlackRock Solutions per l’introduzione della piattaforma “Aladdin” a supporto dell’intera filiera del Risparmio (Asset management, Risk e Wealth Management). In ambito Wealth management, nel 2022 è stato realizzato e lanciato un modello di Robo 4 Advisor come abilitatore di valore a servizio delle competenze della Rete Commerciale, per innovare la relazione con i Clienti e offrire una consulenza non solo di qualità, ma ancora più tempestiva, costante nel tempo ed estensiva.”

Andrea Binelli, Responsabile Direzione Wealth Management di Crédit Agricole Italia e Sheila Zanchi – Head of Strategic Marketing & Products di Amundi SGR hanno fatto un intervento congiunto sul tema “Democratizzare le gestioni patrimoniali per attrarre la nuova generazione di investitori” e presentato  CA Smart Advisory,  il servizio innovativo di gestione di portafogli lanciato da Crédit Agricole e Amundi che unisce competenze tecnologiche digitali e competenze gestionali, per offrire ai risparmiatori una soluzione semplice e concreta all’impiego della liquidità. La forte accelerazione sulla digitalizzazione e l’accumulo di liquidità sui conti correnti, sono stati i presupposti che hanno dato slancio allo sviluppo di questo progetto che ha recentemente introdotto un servizio innovativo e automatico per l’investimento dell’eccedenza delle disponibilità sul conto corrente. CA Smart Advisory dunque stimola la riflessione sugli effetti negativi di un atteggiamento passivo e attendista rispetto ai propri risparmi, facilita e agevola l’attivazione di una forma virtuosa di investimento per superare gli ostacoli e le resistenze dell’emotività e intercetta la fascia di clientela sempre più crescente interessata al processo di digitalizzazione degli investimenti (inclusi i Millennials)”.

Matteo Gilioli, Responsabile ufficio Prodotti e Servizi Wealth Management di Credem Euromobiliare Private Banking ha presentato “la nuova piattaforma di consulenza patrimoniale, una tecnologia funzionale a ‘potenziare’ i private bankers - che rimangono al centro della relazione con i clienti - ed incrementare la qualità del servizio”. Il relatore ha inoltre illustrato come la Sostenibilità ESG è stata recepita nella consulenza sugli investimenti.

Claudio Detti, Head of Wealth Management & Head of Bank for Entrepreneurs di Deutsche Bank ha presentato come esempio di innovazione organizzativa e di modello di servizio la Bank for Entrepreneurs di Deutsche Bank: “questa è fondata su tre pilastri fondamentali: il primo è il Wealth Management, la cui offerta comprende – accanto agli strumenti tradizionali di gestione degli asset finanziari – servizi più sofisticati, come quelli offerti tramite la Fiduciaria, che è il nostro polo di ingegneria patrimoniale; il secondo è il Business Banking, il canale commerciale che si occupa di fornire agli imprenditori soluzioni e servizi su misura in tutte le loro necessità bancarie e finanziarie, finalizzate allo sviluppo delle attività sia ordinarie che straordinarie per le loro aziende; il terzo pilastro è One Bank Solutions, una struttura molto specialistica che si occupa di Corporate Finance e finanza strutturata”.

Federico Neri, Head of Private Segment di BancoPosta – Poste Italiane ha raccontato che “in Poste Italiane esiste un modello di servizio che abbraccia tutti i segmenti di clientela: LowerMass, Mass, Affluent e Private. Dopo aver osservato l'andamento della clientela (clienti, masse e raccolta) abbiamo iniziato a personalizzare i modelli di servizio in modo da servire in maniera sempre più mirata specifici segmenti di clientela. In particolare il modello di servizio creato per i clienti Private (clienti con TFA maggiori o uguali a 500K euro) permette di gestire la specificità di una clientela per definizione multibancarizzata e, al contempo, di sperimentare l'introduzione di innovazioni (di servizi, prodotti e processi) da poter poi eventualmente adattare e scalare sul modello di servizio "standard".

Lorenzo Pragliola, Responsible for Client Relationship Management  Alternative Investment Solutions di Azimut è intervenuto sul tema “Democratizzare i private market. Il ruolo e il modello di advisory”. Per il relatore “il processo di democratizzazione degli investimenti supporta la crescita del mondo dell’economia reale. La domanda di capitale privato continua ad aumentare, con stime previsionali di oltre $23trn entro la fine del 2027. In questo contesto nasce l’opportunità di costruire un portafoglio composto da componente pubblica e privata. Rimane indispensabile il supporto di una consulenza professionale e specialistica che affianchi gli investitori per pianificare le scelte di investimento.”

Infine Alessandro Sbrizzi Partner & Head of Strategic Projects di Alpian ha relazionato sul tema “Mobile Private Banking: un nuovo modello di servizio per una Neobank”: “creare una banca privata digitale richiede un mix di tre fattori chiave: partner solidi che portino credibilità, il giusto mix fra esperienza bancaria e competenze tecnologiche, agilità nell’esecuzione. Il modello unico di Alpian è stato reso possibile proprio grazie all’unione di questi ingredienti. La strada è ancora lunga, ma possiamo guardare al futuro con la giusta ambizione.”

La redazione di FinancialInnovation.it