La sostenibilità come driver di posizionamento strategico distintivo
Elena Flor, Responsabile ESG & Sustainability e Laura Maida, Responsabile Iniziative Strategiche, Intesa Sanpaolo
Avete recentemente scritto un contributo per la rivista AIFIn “Marketing e Finanza” dal titolo “La sostenibilità come driver di posizionamento strategico distintivo” sul tema del rapporto tra strategia, sostenibilità e innovazione. Qual è la visione e l’ambizione di Intesa Sanpaolo in merito?
Intesa Sanpaolo riconosce che l’innovazione e l'agire sostenibile proprio e delle aziende clienti possono contribuire alla transizione verso un’economia più eco-compatibile e inclusiva, in particolare attraverso il contrasto e l’adattamento al cambiamento climatico e la riduzione delle disuguaglianze sociali. Consapevole dell’impatto che può generare quale banca sistemica, Intesa Sanpaolo è impegnata a perseguire modelli di crescita equilibrati con la volontà di essere motore di questo cambiamento e creare valore di lungo periodo a favore delle sue persone, dei clienti, della comunità e dell’ambiente. L’attenzione verso la sostenibilità si traduce in un ampio e articolato programma di iniziative, volto sia a confermare il profilo di leadership della Banca, sia a supportare la transizione della clientela, anche in fasi contingenti di difficoltà dovute alla pandemia e all’aggravarsi del contesto geo-politico. Le principali iniziative in corso sono state integrate nel nuovo Piano d’Impresa 2022-2025 presentato a febbraio 2022. Il Piano pone la sostenibilità come uno dei 4 pilastri della strategia della Banca, ne aumenta il livello di ambizione, conferma e rafforza ulteriormente l’attenzione di Intesa Sanpaolo ai temi sociali e culturali, al contrasto del cambiamento climatico e al tema della biodiversità.
Quali sono gli sviluppi strategici sulla sostenibilità previsti nel nuovo Piano d’Impresa rispetto al precedente?
Intesa Sanpaolo già con il Piano d’Impresa 2018-2021 aveva avviato il proprio percorso verso un’innovazione sostenibile, facendo leva sulla forza delle sue relazioni, sulla sua presenza nazionale e internazionale, sulle competenze delle sue persone, nonché sulla sua solidità patrimoniale e capacità di produrre ritorni positivi. Il precedente Piano, definiva, infatti, obiettivi e azioni concrete per contribuire allo sviluppo globale, tramite il sostegno ai clienti per la transizione ESG, la promozione dello sviluppo e del benessere di persone e comunità e la tutela dell’ambiente, in particolare per quanto riguarda il contrasto ai cambiamenti climatici. Tali obiettivi sono stati perseguiti con costanza e determinazione e ciò ha portato Intesa Sanpaolo a essere riconosciuta come un punto di riferimento nel settore, come testimoniato sia dal posizionamento nei principali indici e classifiche di sostenibilità a livello internazionale, sia dai riconoscimenti ottenuti anche nel 2021. Il “Forte impegno nell’ESG, con una posizione ai vertici mondiali per impatto sociale e grande focus sul clima” costituisce per la prima volta una delle quattro direttrici del Piano. Se l’impegno etico e sociale è da sempre nel DNA di Intesa Sanpaolo grazie al percorso storico del Gruppo – espressione dell’attenzione ai territori da cui provengono le sue banche – e al ruolo svolto dalle Fondazioni bancarie azioniste, ora la sostenibilità, riconosciuta come trend di profonda trasformazione, diviene una esplicita linea guida strategica nella quale investire e sulla quale costruire con convinzione la Banca dei prossimi anni. Transizione climatica e inclusione sociale e finanziaria sono le parole chiave intorno a cui sono costruiti gli obiettivi ESG del Piano, articolati in sei linee di azione, che possiamo organizzare in tre ambiti: Ambiente e Clima, Società e Innovazione.
Quali sono dunque le sfide aperte sul tema della sostenibilità nel settore?
La sostenibilità rappresenta un trend globale che vede la convergenza di grandi istituzioni internazionali e richiede una contribuzione attiva del settore privato. Al di là di considerazioni etiche, si sta rafforzando la consapevolezza che il costo finanziario della mancata risoluzione dei problemi ambientali e sociali è enorme e che, invece, l’attenzione alla sostenibilità può mitigare rischi e generare un vantaggio competitivo portando in prospettiva performance superiori. La ridefinizione della propria strategia aziendale secondo un modello di crescita sostenibile, dunque, testimonia il forte impegno di Intesa Sanpaolo nei confronti delle generazioni presenti e future, ed è anche un importante indicatore della capacità aziendale di saper cogliere le opportunità di mercato connesse al nuovo contesto di riferimento. Il Piano d’Impresa 2022-2025 conferma ed accentua l’impegno della Banca in questo senso. Le sfide aperte rimangono tuttavia molteplici: le frontiere su cui le banche sono e saranno impegnate nei prossimi anni spaziano in ambiti nuovi o fino a poco tempo fa poco considerati, con la grande opportunità di far leva sul progresso tecnologico per il perseguimento di obiettivi ambientali/sociali ambiziosi. Intesa Sanpaolo, così come molte altre banche, ha avviato un proprio percorso di transizione, che sarà lungo e non potrà non tener conto di fattori contingenti, come l’attuale contesto geo-politico, nel raggiungimento degli obiettivi di medio/lungo termine. La transizione in atto porterà ad una trasformazione delle istituzioni finanziarie, non solo per le implicazioni sul business e sulle modalità operative, ma anche e soprattutto per l’ampiamento del loro ruolo di supporto e indirizzo al contesto economico e sociale che le circonda.