BNP Paribas Cardif: indagine sulla Generazione Alpha - FinancialInnovation.it
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BNP Paribas Cardif: indagine sulla Generazione Alpha


Nativi digitali che amano la tecnologia, gli altri e la natura: ecco la generazione dei bambini che sta cambiando le regole superando gli stereotipi tradizionali.

Moderni, iperconessi, green, inclusivi: i bambini della Generazione Alpha, nati dal 2010 in poi, sono i primi veri “nativi digitali a 360 gradi”, i primi di una nuova umanità che sembra non conoscere barriere, né tra reale e virtuale, né tra uomo e donna, né tra etnie, e che ha a cuore il futuro del pianeta. È questo l’identikit emerso dalla ricerca "Tecnologica, inclusiva e green: benvenuta Generazione Alpha!" commissionata da BNP Paribas Cardif, tra le prime dieci compagnie assicurative in Italia. Lo studio ha visto sia il coinvolgimento tramite app di circa 1.000 genitori con figli da 5 ai 10 anni, sia di 100 bambini che, grazie all’aiuto dei genitori stessi, hanno interagito rispondendo ad alcune domande utilizzando anche immagini e disegni. Tanti i temi affrontati per conoscere di più questa generazione, come l’uso dei device, il tempo libero e la sfera sociale, l’attenzione alla sostenibilità e all’inclusione, la sicurezza e il cyberbullismo, gli aspetti economici legati al loro mantenimento, e un focus sulle assicurazioni.

Relativamente all’economia: quanto spendono le famiglie italiane per tutte le esigenze del figlio? In media, per metà dei genitori (50%) la quota è sotto i 200€ mensili, per il 42% oscilla tra i 200€ e i 400€, mentre solo il 3% dichiara di spendere più di 500€. Sul fronte dei consumi quasi cinque genitori su dieci (46%) indicano come voce più importante l’abbigliamento, seguita dalle attività extrascolastiche (17%).

Uno dei problemi più spinosi e delicati che i bambini si trovano ad affrontare già nella prima età scolare nel nuovo millennio è il cyberbullismo. A livello generale il 46% dei bambini da 5 a 10 anni ne è a conoscenza, ma la percentuale sale al 73% tra i bambini dagli 8 anni in su, mentre cala tra le fasce dei più piccoli (30%). Un aspetto importante dato che il 9% dei bambini si è imbattuto in episodi di questo genere. Per proteggere i propri figli dal cyberbullismo i genitori ricorrono soprattutto al controllo dei dispositivi dei figli (l’84% dichiara di monitorarli) e all’utilizzo dei software di parental control. Inferiore, invece, il ricorso alle polizze assicurative ad hoc contro il cyberbullismo, con quasi nove genitori su dieci che dichiara di non conoscerle. Un dato che mostra come sia necessaria una maggiore sensibilizzazione su questo tema da parte dei player del settore, delle associazioni e delle istituzioni.

Il discorso sulla protezione dei bambini resta quindi un aspetto importante per il mondo assicurativo. In generale, il 91% dei genitori non ha attivato alcun genere di polizza per tutelare i propri figli ma ben il 41% prevede di farlo in futuro. Tra le famiglie che, invece, ne hanno stipulato almeno una, la più diffusa è quella sulla Vita (55%), seguita dalla Salute (31%) e dalla Casa (19%).

“Ogni generazione, dagli Over 65 ai Millennials fino alla Generazione Z, già al centro di altre nostre ricerche, ha caratteristiche uniche, ma con la Generazione Alpha abbiamo scoperto un mondo completamente nuovo” - afferma Isabella Fumagalli, Head of Territory for Insurance in Italy di BNP Paribas Cardif.  “I nati dal 2010 in poi riescono a rompere completamente gli schemi, regalandoci una vera e propria ‘ri-generazione’ umana che sovverte gli stereotipi di genere, supera le diversità culturali e difende il pianeta. Non sono solo semplici “nativi digitali” ma soprattutto “nativi social”, costantemente immersi tra vita reale e vita virtuale, esattamente la dimensione della nuova normalità. Una contaminazione che genera nuovi rischi e bisogni definendo la sfida all’orizzonte per il mondo assicurativo: proiettarsi nel futuro con soluzioni sempre più evolute, semplici e trasparenti per la protezione fisica e digitale di tutte le persone, anche dei più piccoli, rendendo l’assicurazione più accessibile.”

Fonte: BNP Paribas Cardif