Il P2P consumer lending: i driver per la crescita del mercato
Monica Altea, Chief Marketing Officer, Smartika
Le piattaforme di P2P consumer lending nel tempo sono andate a ricoprire il ruolo di controparte tra risparmiatori/investitori e richiedenti che in passato veniva svolto dagli operatori bancari tradizionali.
La loro particolarità rispetto ai modelli di piattaforma non finanziari è la complessità delle relazioni con i soggetti collegati, in quanto gli operatori P2P lending forniscono la propria valutazione relativamente alla qualità del prodotto offerto per il loro tramite, gestiscono la successiva consegna all’investitore degli obblighi del richiedente e forniscono servizi finanziari di gestione dell’account per entrambi i soggetti.
Dal punto di vista dell’investitore, le piattaforme P2P possono generare un ritorno sull’investimento potenzialmente più elevato rispetto ad alternative di investimento presenti sul mercato come depositi bancari o obbligazioni societarie. Per il debitore, al contrario, i benefici derivano da una maggiore disponibilità di credito complessiva nel mercato e tassi di interesse sui prestiti inferiori rispetto agli intermediari tradizionali del credito.
Le piattaforme di P2P consumer lending hanno visto un incremento dei volumi erogati nel corso degli ultimi dieci anni in tutto il mondo arrivando nel 2018 ad una raccolta pari a $195,3 miliardi, che corrisponde al 66% del volume complessivo dei prestiti alternativi erogati globalmente. In Italia il mercato ha ancora dimensioni ridotte rispetto all’estero; sono pertanto individuabili alcune strategie che ne potrebbero incentivare la crescita anche nel nostro paese.
Il rischio di credito e la liquidabilità delle somme prestate sono tra gli elementi fondamentali che l’investitore deve considerare quando decide di investire in una piattaforma di P2P consumer lending ma che sovente non vengono valutati correttamente, con conseguente ridotta quota di risparmi allocati nel P2P lending. Azioni volte al miglioramento della percezione del rischio di credito sottostante l’investimento e alla riduzione dell’asimmetria informativa potrebbero aumentare la consapevolezza degli investitori e incrementare l’adozione di questo strumento.
I driver per una crescita del mercato, considerata anche la ridotta dimensione degli operatori italiani, possono essere individuati nella ricerca di accordi di collaborazione con gli operatori finanziari istituzionali, nel perfezionamento dei modelli innovativi di valutazione del merito creditizio per acquisire un vantaggio competitivo nei confronti degli operatori tradizionali e nell’analisi di ulteriori caratteristiche socio demografiche dei potenziali clienti1.
1 Abstract dell’articolo “Il ruolo per P2P consumer lending e i driver di sviluppo” pubblicato sul n.4/2020 della rivista AIFIn “Marketing e Finanza”.