Corporate Venture Capital: Credem investe in innovazione - FinancialInnovation.it
Home » Fintech » News
Venture_Capital

Corporate Venture Capital: Credem investe in innovazione


Istituito un plafond per investire in logica industriale nel capitale di start up e fintech innovative. Obiettivo accelerare l’adozione di nuovi servizi per la clientela e sostenere l’ecosistema dell’open innovation.

Credem accelera la strategia di forti investimenti in innovazione dotandosi di un plafond dedicato al Corporate Venture Capital (CVC), attività di investimento nel capitale di start-up o Pmi ad alto potenziale innovativo e di crescita. In particolare, tramite la collaborazione con Credemtel, società specializzata in servizi digitali per le imprese, il Gruppo punta ad investire in partecipazioni al capitale di start-up o fintech con finalità industriali e funzionali all’accelerazione del modello di open innovation, ad esempio nell’ambito dell’instant lending e del wealth management grazie a soluzioni fintech o nel settore della sicurezza informatica della supply chain con nuovi ecosistemi di business. L’obiettivo è individuare tecnologie e modelli innovativi per rafforzare il core business del Gruppo, supportarne l’evoluzione e generare valore per il Gruppo stesso e per la clientela.

In particolare, nella fase iniziale gli investimenti del Corporate Venture Capital di Credem saranno realizzati tramite Credemtel che opererà da veicolo per il perfezionamento delle operazioni.

L’attività di investimento avrà orizzonte pluriennale attraverso un prima dotazione di alcuni milioni di euro. Le opportunità di investimento saranno selezionate, in coerenza con le priorità industriali della banca, da un investment team coordinato dalla Unit Innovazione del Gruppo e saranno valutate da un comitato investimenti appositamente composto da membri del management e del board del Gruppo avvalendosi di volta in volta di advisor specializzati del settore.

"Il Corporate Venture Capital”, ha dichiarato Piergiorgio Grossi, Chief Innovation Officer Credem, “è nato come punto di passaggio importante ma naturale del processo di open innovation nel Gruppo. Abbiamo iniziato a frequentare il mondo delle startup per uno scambio di esperienze e per ispirazione”, ha aggiunto Grossi, “siamo poi passati a partecipare a programmi di scouting, accelerazione e incubazione con chi ha importanti competenze sul tema fino ad iniziare a lavorare con le startup su diverse progettualità di innovazione. È venuto quindi naturale pensare all'opportunità, in alcuni casi, di partecipare all'impresa investendo nella startup stessa. Una partecipazione che vuole essere propellente per i fondatori e non uno zaino sulle loro spalle”, ha concluso Grossi.

Fonte: Credem Banca