AIFIn insieme allo studio legale Lexia nella consultazione del MEF per l’introduzione di un “Sandbox” FinTech
AIFIn, in qualità di think tank indipendente, ha partecipato alla consultazione promossa dal Ministero dell’economia e delle finanze per l’adozione di un regolamento in materia di sperimentazione nel settore Fintech. LEXIA Avvocati il partner legale.
AIFIn - Associazione Italiana Financial Innovation, think tank indipendente attivo dal 2004 che si propone di promuovere e diffondere la cultura dell'innovazione nel settore bancario, assicurativo e finanziario, ha partecipato, con il supporto legale dello studio LEXIA Avvocati, alla consultazione promossa dal Ministero dell’economia e delle finanze per l’adozione di un regolamento in materia di sperimentazione nel settore Fintech.
AIFIn e Lexia hanno formulato alcune considerazioni e osservazioni al documento di consultazione relativo all’adozione da parte del Ministero dell’economia e delle finanze - sentiti Banca d’Italia, CONSOB e IVASS – di un regolamento (il “Regolamento Sandbox Fintech” o il “Regolamento”), in attuazione dell’art. 2-bis della legge 29 giugno 2019, n. 58 (c.d. “Decreto Crescita”), per definire le condizioni e le modalità di svolgimento di sperimentazioni (c.d. sandbox) relative alle attività di tecno-finanza in Italia, volte al perseguimento, mediante nuove tecnologie quali l’intelligenza artificiale e i registri distribuiti, dell’innovazione di servizi e di prodotti nel settore finanziario, creditizio, assicurativo e dei mercati regolamentati (“Fintech”).
Ai sensi dell’art. 2-bis del Decreto Crescita, il Regolamento, nel definire le condizioni e modalità di svolgimento di sperimentazioni nel settore Fintech, dovrà perseguire le seguenti quattro finalità di carattere generale:
- promuovere e sostenere l’imprenditoria;
- stimolare la competizione nel mercato;
- assicurare la protezione adeguata dei consumatori, degli investitori e del mercato dei capitali;
- favorire il raccordo tra le istituzioni, le autorità e gli operatori del settore.
Nel redigere il documento AIFIn e Lexia hanno voluto preliminarmente evidenziare ed auspicare che, nell’ambito delle predette finalità, il Regolamento colga l’opportunità di:
- introdurre in Italia una disciplina competitiva nel contesto del “mercato delle regole” comunitario e internazionale, favorendo lo sviluppo del settore Fintech e del relativo ecosistema, nonché la commercializzazione di prodotti e servizi Fintech, la nascita di nuovi operatori del settore Fintech (New Entrant), come definiti nello schema di Regolamento (gli “Operatori”), la competitività degli Operatori esistenti (Incumbent) e la collaborazione tra nuovi Operatori e Operatori esistenti;
- favorire gli investimenti nel settore Fintech, nonché l’attrazione di investimenti esteri in Italia, quali componenti rilevanti per la crescita economica del Paese e la competitività complessiva del sistema finanziario e dell’industria italiana nel mercato finanziario internazionale, scongiurando il rischio che gli Operatori e gli aspiranti imprenditori italiani del settore Fintech decidano – come è spesso avvenuto negli ultimi anni - di avviare le proprie iniziative imprenditoriali in altre giurisdizioni che offrono una regolamentazione o un approccio regolamentare più favorevole;
- agevolare l’innovazione nel settore finanziario, creditizio, assicurativo e dei mercati regolamentati riducendo le barriere regolamentari con particolare riguardo alle iniziative Fintech;
- bilanciare adeguatamente l’obiettivo di innovazione finanziaria con l’esigenza di sicurezza e stabilità del sistema finanziario, nonché di protezione degli interessi dei consumatori, degli investitori e del mercato dei capitali, quale strumento di sviluppo e attrazione di iniziative Fintech in Italia, avuto riguardo al contesto del mercato internazionale delle regole;
- promuovere un’effettiva proporzionalità della regolamentazione, intesa come proporzionalità degli adempimenti richiesti e dei relativi costi rispetto al raggiungimento del fine, nel contesto del mercato internazionale delle regole, scoraggiando forme di “arbitraggio regolamentare”;
- fornire agli Operatori risposte certe e in tempi rapidi relativamente alle richieste se determinate attività o prodotti e servizi Fintech siano da ritenersi assoggettati a obblighi di autorizzazione o iscrizione negli elenchi di Banca d’Italia, CONSOB o IVASS;
- non essere finalizzata esclusivamente alla presentazione di un’istanza di autorizzazione al termine della sperimentazione, ma anche a promuovere l’introduzione di safe harbor regolamentari per determinate fattispecie;
- favorire la sperimentazione di nuove tecnologie sia da parte dei nuovi Operatori del mercato che da parte degli Operatori esistenti.
Il documento completo è disponibile sul sito AIFIn.
Sergio Spaccavento, Presidente di AIFIn e Professore a contratto in “Financial Innovation & FinTech” presso l’Università di Pavia ha commentato: “Abbiamo voluto partecipare e contribuire alla consultazione, in qualità di think tank indipendente, evidenziando l’importanza di avere in Italia un adeguato impianto ed approccio alla regolamentazione al fine di ridurre le barriere normative allo sviluppo del Fintech, e più in generale all’innovazione finanziaria, fermo restando la necessità di continuare a garantire principi fondamentali quali la stabilità e l’integrità del sistema finanziario, la protezione dei consumatori/investitori, la parità tra gli operatori, la neutralità tecnologica, ecc. Avere un sistema finanziario “evoluto” e “competitivo”, anche sotto il profilo della regolamentazione, è strategico per la competitività del nostro Paese”. “Ringraziamo Lexia per il professionale e competente supporto legale ricevuto e per l’interessante opportunità di confronto” conclude Spaccavento.
L’Avv. Francesco Dagnino, socio fondatore di Lexia Avvocati, ha commentato: “Poter contribuire a questa consultazione insieme ad AIFIn è stato un onore e un’occasione importante di confronto. Auspichiamo che l’adozione del Regolamento Sandbox per il settore Fintech, nel definire le condizioni e le modalità di svolgimento di sperimentazioni, contribuisca ad introdurre in Italia una disciplina competitiva nel contesto del mercato delle regole comunitario e internazionale, favorendo lo sviluppo del settore Fintech e del relativo ecosistema, nonché la commercializzazione di prodotti e servizi Fintech, la nascita di nuovi operatori del settore Fintech, la competitività degli operatori esistenti e la collaborazione tra nuovi operatori e operatori esistenti”.
L’iniziativa del MEF rientra tra le diverse attività in corso, anche a livello internazionale, per ridurre gli ostacoli normativi allo sviluppo del FinTech, come ad esempio quella promossa dalla Commissione europea che ha istituito l’“Expert Group on Regulatory Obstacles to Financial Innovation” (Rofieg).