Soluzioni di investimento innovative in un mercato che cambia - FinancialInnovation.it
Frank Di Crocco

Soluzioni di investimento innovative in un mercato che cambia


Frank Di Crocco, Head of Retail distribution per l’Italia, Credit Suisse Asset Management

Come sta cambiando il mercato dei servizi finanziari sugli investimenti per gli operatori ma anche per il cliente finale?

Il mercato è entrato in una fase di trasformazione, se vogliamo possiamo definirlo un vero e proprio cambiamento d’epoca dove le principali cause di questa trasformazione sono la pressione dei costi derivante dalle regole più stringenti di MIFID II e la spasmodica ricerca di rendimento in un contesto dove i rendimenti latitano.

Uno scenario che cambia sia per il cliente finale sia per noi operatori. Per il cliente finale la maggior trasparenza obbliga ad una maggiore educazione con una maggiore conoscenza degli strumenti finanziari su cui si investe, per noi  operatori c’è una responsabilità a sensibilizzare quanto più possibile il cliente e guidarlo nel cambiamento. Non basta ridurre il costo di uno strumento per abbattere i costi se poi a risentirne è la performance. Bisogna distinguere gli strumenti che per natura hanno costi più bassi (tipicamente strumenti che replicano un indice siano essi ETF siano essi fondi indicizzati) da strumenti che per definizione sono a gestione attiva (soluzione azionarie tematiche o su specifiche aree geografiche) e che per logica richiedono un lavoro di analisi e di gestione che giustifica il maggior costo.

Non sempre ridurre i costi degli strumenti significa aumentare l’efficienza dello strumento stesso.     

 

Come differenziarsi in un mercato sempre più competitivo?

Oggi più che mai l’asset management di Credit Suisse vuole posizionarsi non solo come produttore di fondi, ma anche come fornitore di soluzioni di investimento personalizzate, volte a rispondere alle mutevoli esigenze dei clienti in un contesto normativo in costante evoluzione, che richiede trasparenza dei costi e risultati competitivi.

Occorre andare incontro alle esigenze degli investitori e distinguersi proponendo sul mercato veicoli, anche non tradizionali, volti a generare rendimento e stabilità nei portafogli sia per la clientela istituzionale sia per quella privata.

Un mondo di opportunità che sicuramente un gruppo integrato come Credit Suisse, può cogliere forte di una professionalità globale, capacità consolidate di individuare nuovi trend e un team locale capace di sfruttare al meglio le sinergie con le competenze sia di investment banking che di private banking.

La volatilità del mercato, la fine di un ciclo rialzista e la complessità delle esigenze degli investitori richiedono qualità e competenza a tutti i livelli. Crediamo che nel prossimo futuro avranno successo coloro che saranno in grado di offrire soluzioni poliedriche che spaziano da asset class tradizionali ma su tematiche innovative a strumenti passivi fino ad arrivare a soluzioni alternative.

 

Che tipo di innovazioni state portando sul mercato?

L’innovazione di prodotto sarà l’elemento determinante nei prossimi anni. Fermo restando le nostre capabilities nella ricerca di trend  secolari e la loro trasformazione in fondi di investimento (Sicurezza, Robotica, Digital Health, Edutainment) che per certi versi hanno aiutato e non poco i nostri clienti negli ultimi 2 anni, ma la vera innovazione secondo noi è dettata dalla possibilità di offrire ai clienti retail soluzioni di investimento che tipicamente hanno popolato e popolano i portafogli dei clienti istituzionali.

In particolare mi riferisco a fondi d’investimento non tradizionali, con caratteristiche diverse rispetto alle classiche soluzioni sia per quanto riguarda il sottostante ma anche durata e rendimento atteso.

Soluzioni d’investimento che richiedono lato produttore delle capabilities ben definite e consolidate e lato cliente una maggiore cultura finanziaria nel comprendere le caratteristiche e i vincoli operativi tipici di queste soluzioni.

Da qualche settimana abbiamo reso disponibile attraverso il canale classico di collocamento soluzioni di investimento come ad esempio:

-       Supply Chain Finance;

-       Senior Loans

Nel primo caso credo di non sbagliare se dico che non esiste sul mercato una soluzione del genere, in cui si investe a livello globale in crediti commerciali (fatture) con scadenze molto brevi. Addirittura abbiamo creato due versioni, la prima con l’assicurazione degli emettenti delle fatture e la seconda con un rendimento atteso nettamente più elevato senza l’assicurazione.

Nel secondo caso invece si tratta di fondi che investono in loans. Una versione globale e una versione europea. Anche qui il tutto nasce dal fatto che Credit Suisse è uno dei primi player nell’universo dei loans con un team consolidato a New York.

Infine incominciamo a vedere interesse anche su fondi ancora più illiquidi come ad esempio Real estate e Energy Infrastructure che richiedono tempi di investimento più lunghi (6-7 anni) che fino a ieri venivano proposti soltanto a clientela professionale mentre oggi sono disponibili anche per la clientela retail addirittura con minimi di ingresso nettamente più bassi rispetto al passato (Eltif).