La strategia e il posizionamento delle società di Asset Management: la sostenibilità come driver strategico di innovazione
Intervista a Sheila Zanchi - Head of Strategic Marketing & Products, Amundi Italia
Ha recentemente scritto un contributo per la rivista AIFIn “Marketing e Finanza”. Perché la sostenibilità è un driver strategico di innovazione nell’Asset Management?
In un’epoca in cui l’urgenza di affrontare i cambiamenti climatici e le sfide ambientali è diventata una priorità globale, la sostenibilità è emersa come un fattore chiave per l’innovazione e il successo aziendale. Tuttavia, la sua implementazione richiede un impegno costante e un’evoluzione continua delle pratiche e delle strategie aziendali. L’adozione di strategie ESG, non è più una scelta opzionale, ma una necessità per rimanere competitive nel panorama finanziario globale.
Le società di Asset Management, che gestiscono i capitali di investitori istituzionali e privati, hanno il potere e la responsabilità di influenzare l’allocazione del capitale verso progetti e imprese che creano un impatto positivo sul pianeta e sulla società. L’integrazione della sostenibilità nelle decisioni di investimento non solo contribuisce alla realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile, ma può anche generare rendimenti finanziari a lungo termine.
Per essere all’avanguardia in questo contesto, è necessario sviluppare strategie e posizionamenti chiari e sfruttare il potenziale della sostenibilità come driver di innovazione. Questo implica una profonda analisi dei rischi e delle opportunità legate alla sostenibilità e la definizione di criteri e metodologie di valutazione ESG.
Come le società di Asset Management possono posizionarsi strategicamente sulla sostenibilità?
Le società di Asset Management che abbracciano la sostenibilità come driver strategico di innovazione hanno caratteristiche distintive.
In primo luogo, integrano l’analisi ESG in tutto il processo di investimento, considerando fattori ambientali, sociali e di governance nella valutazione e nella selezione dei titoli. Questo approccio va oltre la mera conformità normativa e tiene conto degli impatti a lungo termine delle decisioni di investimento sulla società e l’ambiente, oltre che sul valore dello stesso emittente.
In secondo luogo, queste società adottano una mentalità a lungo termine e considerano la sostenibilità come un elemento centrale della creazione di valore. Non si limitano a valutare le prestazioni finanziarie a breve termine, ma cercano di comprendere gli impatti sociali e ambientali delle imprese e delle industrie in cui investono. In questo modo, mirano a mitigare i rischi e gli impatti negativi associati alle questioni ambientali e sociali e ad avvantaggiarsi delle opportunità legate alla sostenibilità.
In terzo luogo, le società di asset management innovative cercano costantemente nuove opportunità di investimento legate alla sostenibilità.
Focalizzandoci su questo terzo punto quali opportunità e rischi intravede?
La sostenibilità come driver strategico di innovazione richiede un approccio olistico: le società di Asset Management devono integrare la sostenibilità nella loro cultura aziendale, sviluppando soluzioni finanziarie innovative.
L’attenzione crescente degli investitori verso i criteri ESG ha portato ad un’importante conseguenza: spingere le aziende ad abbracciare i principi ESG su una scala più ampia. Tuttavia, un rischio che può emergere da questo trend è la formazione di una potenziale “bolla ESG”, in cui gli investitori si concentrano esclusivamente sulle società con i rating ESG più elevati. Per evitare questo pericolo, è essenziale puntare su un’ ampia gamma di aziende che non sono ancora leader ESG.
Ci sono, infatti, notevoli opportunità per gli investitori di anticipare l’evoluzione futura identificando le società che saranno i futuri leader ESG. L’ implementazione dei criteri ESG è un processo che richiede tempo, permettendo agli investitori di trarre valore dalle aziende che stanno intraprendendo un percorso di miglioramento ESG. Noi agiamo come intermediari tra i risparmiatori e le aziende, rispondendo alle crescenti esigenze di finanziamento delle imprese impegnate per esempio nella transizione energetica.
L’investimento in fonti di energia alternativa come l’idrogeno o soluzioni innovative per migliorare l’efficienza energetica negli edifici, nei trasporti e nell’industria contribuiscono alla transizione verso un sistema energetico più sostenibile e a basse emissioni di carbonio.