BancoPosta: innovazione nell’investment advisory
Intervista a Antonello Di Mascio - Responsabile Customer Value Management Privati, BancoPosta - Poste Italiane
BancoPosta ha partecipato al Premio AIFIn “Financial Innovation – Italian Awards 2021” vincendo nella categoria Investment Advisory. Qual è la visione e strategia alla base di questo progetto?
Il piano industriale di Poste è particolarmente focalizzato sulla sostenibilità e sull'innovazione. La piattaforma di Consulenza rispecchia di fatto questi obiettivi. Da una parte abbiamo lavorato sulla gamma prodotti ormai pienamente rispettosa degli standard ESG, dall’altra abbiamo implementato un approccio ibrido (umano e tecnologico) nella interazione "Cliente – Consulente" grazie al mantenimento del presidio fisico territoriale tramite la rete più estesa di “punti vendita ed erogazione di servizi” del Paese sia nelle aree centrali più densamente popolate che quelle periferiche ed interne ed ai forti investimenti in tecnologia. Sotto il profilo dell'innovazione abbiamo lavorato sulla integrazione della protezione nel mondo investimenti: in sintesi più sei protetto meglio puoi investire. Parallelamente abbiamo lanciato ormai da due anni un RoboforAdvisor che elabora proposte di investimento e le invia ai Consulenti.
Durante il Convegno AIFIn “Financial Innovation Day” ha evidenziato la necessità di avere un approccio olistico nell’attività di advisory per coprire tutti di bisogni del cliente. Come questo viene realizzato nel vostro modello di consulenza?
Il nostro approccio di wealth management si basa su un modello di bisogni con cinque dimensioni: liquidità, risparmio, investimento, previdenza e protezione. Agiamo quindi sia lungo l’asse dell’orizzonte temporale degli investimenti sia lungo l’asse della protezione dai rischi di longevità e di quotidianità per il nucleo familiare.
Un’altra importante area di innovazione che ha evidenziato è ”l’experience della consulenza”. Come cambia in una logica omnicanale e soprattutto che impatti ha questo nuovo modello di servizio per una rete cosi ampia come quella di Poste Italiane?
Abbiamo semplificato la complessità di gestire 15 milioni di clienti con consulente dedicato. La tecnologia apre la strada delle omnicanalità e quindi ad un approccio ibrido dove il concetto di vicinanza lascia al posto al concetto di fruibilità. Il cliente potrà scegliere come e dove essere servito: in ufficio postale fisicamente, sul canale digitale in modalità self o in modalità assistita. L’analisi dei dati consente di specializzare – nell’ambito di un modello di servizio unico – le differenti modalità relazionali con il Cliente.